Elezioni 2022
Elezioni 2022
L'editoriale alternativo di venerdì scorso terminava con una forte esortazione:
"Serve subito riunire l’enorme blocco sociale “ghibellino” che non vota più, l’unico che può fermare questa deriva autoritaria del Grande Reset internazionale, che fa perno proprio sul banco Vaticano, per portare a compimento il definitivo furto dell’intero patrimonio italiano, risparmi compresi."
L'uso del termine "ghibellino", messo rigorosamente tra virgolette, intendeva "richiamare in servizio" anche chi non vota più da anni, ovvero chi non ne può più del monopolio cattolico sulla politica italiana, che permea tutti i partiti che si fanno dettare l'agenda nazionale dal nEUROMApolitico, ovvero dalla maggioranza Ursula legata alla politiche economiche nazionali che traggono spunto dai suggerimenti dalla CEI - Conferenza Episcopale Italiana.
Per semplificare il concetto, prendiamo in considerazione la seguente definizione che trovate sulla Treccani on-line:
"In Italia la divisione tra guelfi e ghibellini qualificò l’opposizione tra fazioni, famiglie e città per concorrenza o discordanza d’interessi (economici, sociali, religiosi), non sempre collegati alla lotta tra Impero e Papato. Durante il Risorgimento italiano, si designò come neoguelfo il programma giobertiano, in quanto affidava al Papato una funzione diretta suggerendo per gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale dei papi, la denominazione di neoghibellini."
La chiamata ad uscire allo scoperto è quindi rivolta a di tutti coloro che si sono stufati di votare per vedere che nulla cambia, dato che i guelfi rimangono sempre al comando nel nostro paese per derubare i cittadini, anche e soprattutto quando non hanno la maggioranza in parlamento. Lo spirito guelfo delle tasse infinite infatti permea sia il centrosinistra, sia il centrodestra.