Daspo INURBANO

 

Una splendida immagine evocativa tratta dal sito di radioradio.it

Che cos'è il Daspo?

Nient'altro che l'acronimo di "divieto di accedere alle manifestazioni sportive".

Non potendo utilizzare il Daspo contro il nostro eroico Stefano Puzzer, a cui devo anch'io rendere onore per la sua umanità e la sua pacifica forza interiore, il Regime-tto del nEURoma politico è arrivato alla bieca meschinità di imporre il Daspo URBANO al nostro rappresentante di Trieste, ovvero "il provvedimento mutuato dall’ambito sportivo, che impone a una persona di stare alla larga da una precisa zona per un determinato lasso di tempo – per contrastare la questua molesta".

Mi piacerebbe conoscere i nomi ed i cognomi dei concittadini che, senza riserve, applaudono oggi questo provvedimento reazionario, se mai hanno ancora il coraggio di dichiarare il loro favore a questa meschina compagine che li sta rendendo solo degli obbedienti sudditi.

Mi pare evidente che il Regime-tto abbia il terrore di Stefano Puzzer, perché un provvedimento del genere lo si impone solo ad un pericoloso eversore di cui si ha veramente paura.

Ma, vista la mitezza del nostro Stefano, ho deciso di rinominare il Daspo URBANO del meschinetto Regime-tto: Daspo INURBANO, perché si tratta di un provvedimento che manca decisamente di umanità e di quella sana educazione urbana che dovrebbe essere propria del vivere civile.

Un provvedimento INURBANO quindi, che traspare ogni giorno sui volti lividi ed inferociti di quegli orribili figuri che farfugliano le loro tesi squadriste sui media di Regime che, con atteggiamento cafone, irriverente e decisamente inurbano, evocano, senza osare nominarla, la PENA di MORTE contro chi non intende adeguarsi al loro obbligo vaccinale camuffato ed al loro incivile greenpass.

Alla faccia dell'antifascismo che dichiarano ai quattro venti! Col loro feroce Daspo INURBANO inferto a Stefano Puzzer per essersi seduto su una panchina romana ad attendere notizie, ci hanno finalmente svelato cosa alberga nelle loro fragili e nevrotiche menti, ormai deviate dal vivere civile.